Presentata l’offerta formativa a Parma, le opportunità lavorative per gli studenti e i forti legami con le aziende del territorio. Il Comune di Parma ha debuttato come socio della Fondazione ITS.
Parma, 6 ottobre 2021 – Grande riscontro positivo ieri pomeriggio per l’Open Day ITS Tech&Food di Parma che si è svolto alla Casa della Musica, registrando il tutto esaurito. In sala, a scoprire l’offerta formativa in ambito agroalimentare della Fondazione, tanti ragazzi e genitori che hanno fatto diverse domande sulle opportunità internazionali di stage e lavoro riservate dai due corsi che si svolgono a Parma, Food Tech e Food Design.
GLI INTERVENTI – I diversi interventi sono stati moderati da Valentina Ruberto, Responsabile Ufficio Studi dell’Unione Parmense degli Industriali, che ha presentato la Fondazione ed evidenziando come gran parte dei docenti provenga dalle aziende agroalimentare, dando così l’opportunità agli studenti di comprendere fin da subito le necessità presenti e future di questo settore produttivo strategico per l’Emilia-Romagna.
A portare il saluto istituzionale del Comune di Parma è stato l’Assessore alle Attività Produttive Cristiano Casa che ha annunciato l’entrata dell’istituzione cittadina all’interno dell’ITS Tech&Food: «poter entrare a far parte della Fondazione era per noi fondamentale perché in questi anni, insieme al mondo della produzione e delle associazioni, abbiamo cercato di rendere sempre più riconoscibile il nostro territorio, improntato anche alle tecnologie in abito alimentare, come “Food Valley”». L’assessore ha poi affermato che l’ITS svolge un ruolo-chiave nel nostro territorio e per le aziende, rappresentando un polo di attrazione per gli studenti.
Cesare Azzali, Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, si è soffermato sull’importanza degli ITS per il sistema produttivo locale, in quanto i corsi recepiscono le esigenze del territorio e, di conseguenza, formano tecnici superiori di cui le aziende hanno necessità. «Competenze e soft skills sono in costante aggiornamento nel settore agroalimentare e abbiamo quindi necessità di aggiornare la preparazione di coloro che vogliono lavorane in questo ambito. L’ITS unisce il contributo di know-how delle aziende con l’esperienza del settore formativo e la specializzazione, costruendo un percorso che permette alle persone di diventare protagonisti consapevoli del processo produttivo, in termini di efficienza, flessibilità e innovazione».
La parola è poi passata a Massimo Ambanelli, Presidente della Fondazione ITS e CEO di Hi-Food, che ha sottolineato la centralità dell’apprendimento continuo, dell’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’attenzione alle esigenze di sostenibilità che caratterizzano i corsi ITS. «L’ITS – ha proseguito Ambanelli – offre una preparazione pratica e attuale, tecnica, basata più sull’esperienza e su nuove metodologie di apprendimento che su lezioni frontali per formare ragazze e ragazzi “pronti subito”, in grado di inserirsi velocemente e con successo in azienda. I ragazzi ITS che ho assunto sono un valido esempio. Al tempo stesso, le aziende sono in grado di influenzare positivamente i programmi, facendo sì che l’ITS sia una anticamera del lavoro più che una scuola».
Francesca Caiulo, Direttrice della Fondazione ITS, è entrate nel vivo dei corsi presentando le caratteristiche dei percorsi di Food tech e Food Design che si volgono nella nuova sede di Parma, a Palazzo delle Orsoline, e le loro opportunità occupazionali in azienda, che vanno dal controllo qualità, alla ricerca e sviluppo fino alla logistica e alla transizione green. «Da una stima fatta sui diplomati ITS del 2020 – ha spiegato la Direttrice – a un anno dal termine del corso, il 91% è occupato o studente universitario e ben L’88% degli occupati ha un lavoro coerente con il percorso di studi».
Infine, a conclusione dell’intenso pomeriggio, Maria Raffaella Caprioglio, Presidente di Umana Spa, partner della Fondazione ITS, ha approfondito l’importanza per gli studenti dell’apprendistato di 3° livello che caratterizza i corsi. «L’ITS è il presente, ma anche il futuro – ha affermato Caprioglio – gli imprenditori hanno in questi percorso un ruolo fondamentale e questo è importante per il futuro degli studenti e del settore occupazionale».